Le Fasi della Trattativa Immobiliare: guida completa

Il processo di compravendita di un immobile rappresenta uno dei momenti più significativi nella vita di una persona. Tuttavia, affrontare una trattativa immobiliare senza conoscere le sue fasi può generare confusione, dubbi, e nei casi peggiori, errori costosi.

In questo articolo spieghiamo, in modo semplice ma completo, le fasi essenziali di una trattativa immobiliare: dalla proposta di acquisto fino al rogito notarile, per affrontare ogni passaggio con maggiore consapevolezza.

Fase 1: La Proposta D'Acquisto

La proposta di acquisto (clicca qui per approfondire) è il primo atto formale di una trattativa immobiliare. Una volta individuata la casa giusta, l’acquirente invia al venditore un’offerta scritta, ovvero redige un documento scritto in cui manifesta la sua volontà di acquistare l’immobile a un determinato prezzo, indicando anche le condizioni generali della trattativa.

Nella proposta devono essere riportati:

  • I dati delle parti coinvolte;

  • La descrizione dell’immobile e i relativi riferimenti catastali;

  • Il prezzo offerto e le modalità di pagamento;

  • Eventuali clausole particolari (come la richiesta di mutuo);

  • La durata di validità della proposta (solitamente tra i 3 e i 10 giorni);

  • L’importo della caparra confirmatoria.

Questa proposta, accompagnata da un assegno a titolo di caparra, viene trasmessa al venditore. Se accettata e firmata, diventa vincolante per entrambe le parti: da quel momento inizia ufficialmente la trattativa.

Se l’acquirente sa già di dover richiedere un mutuo, è fondamentale specificarlo nella proposta inserendo una clausola sospensiva. In questo modo, la validità dell’accordo viene subordinata all’approvazione del finanziamento da parte della banca, tutelando l’intera operazione.

Fase 2: Il Preliminare di Compravendita (o compromesso)

Dopo l’accettazione della proposta, si può passare direttamente al rogito notarile oppure stipulare un contratto intermedio, il cosiddetto preliminare di compravendita (o “compromesso”).

Il preliminare definisce in modo dettagliato le condizioni della vendita già espresse nella proposta, includendo ulteriori dichiarazioni, come la conferma della piena proprietà, l’assenza di ipoteche o altri vincoli, e la regolarità edilizia e urbanistica dell’immobile.

Il compromesso ha valore legale e, una volta firmato, impegna entrambe le parti a concludere la vendita entro un termine prestabilito. Sebbene non sia obbligatorio, è consigliabile redigerlo con l’assistenza di un notaio, che può anche provvedere alla trascrizione nei Registri Immobiliari per garantire una tutela aggiuntiva.

Quando è prevista la condizione di mutuo, il preliminare è spesso indispensabile, poiché consente di fornire alla banca un documento ufficiale su cui basare l’istruttoria del finanziamento.

Fase 2.1: La Richiesta del Mutuo

Per molti acquirenti, la richiesta di un mutuo rappresenta una fase fondamentale della trattativa immobiliare. Dopo la firma della proposta o del preliminare, si può si avviare l’iter con l’istituto di credito scelto.

La procedura si articola in diversi passaggi:

  1. Raccolta dei documenti personali e reddituali dell’acquirente (carta d’identità, busta paga, dichiarazione dei redditi);

  2. Consegna della documentazione relativa all’immobile (visura catastale, planimetrie, certificazioni);

  3. Perizia dell’immobile, effettuata da un tecnico incaricato dalla banca;

  4. Istruttoria e la valutazione del merito creditizio;

  5. Delibera del mutuo.

In caso di esito positivo, si procede con la firma del contratto di finanziamento. Nella maggior parte dei casi, la banca è presente anche al momento del rogito, soprattutto se l’erogazione del mutuo avviene contestualmente all’atto notarile.

I tempi di approvazione possono variare da 30 a 60 giorni, ma è sempre consigliabile avviare la procedura con anticipo, soprattutto se l’immobile ha particolarità urbanistiche o ipotecarie da verificare.

Fase 3: Il Rogito Notarile

Il momento più atteso: la firma del rogito, l’atto definitivo di compravendita. È con questo atto, redatto dal notaio, che la proprietà dell’immobile viene ufficialmente trasferita dal venditore all’acquirente.

Durante il rogito, il notaio:

  • Conferma l’identità delle parti coinvolte;

  • Verifica la conformità catastale e urbanistica dell’immobile;

  • Attesta il prezzo e le modalità di pagamento;

  • Controlla l’assenza di vincoli e ipoteche;

  • Registra l’atto nei Registri Immobiliari.

Quando è presente un mutuo, il notaio può stipulare anche il contratto di finanziamento e seguire l’erogazione dell’importo da parte della banca.

Una volta firmato il rogito, il compratore diventa ufficialmente il nuovo proprietario dell’immobile.

Riepilogo delle Fasi della Trattativa Immobiliare

Conclusione: perché affidarsi ad un Esperto Immobiliare

Conoscere le fasi di una trattativa immobiliare ti permette di affrontare il processo con maggiore serenità e consapevolezza. Ogni passaggio richiede attenzione, documentazione specifica e il rispetto di tempi ben definiti. Ecco perché è importante affidarsi a professionisti competenti che possano guidarti durante tutto il processo.

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