Le diverse tipologie di Contratto D'Affitto: guida completa

Quando si decide di affittare un immobile, è essenziale comprendere le diverse tipologie di contratti di locazione, i loro obblighi e vantaggi.

Ogni tipo di contratto si adatta alle esigenze specifiche di proprietari e inquilini. Di seguito, vengono elencate le principali opzioni disponibili.

Contratto Ordinario a Canone Libero (4+4)

Il contratto a canone libero è caratterizzato da una durata minima di 4 anni, con rinnovo automatico per altri 4 anni, salvo disdetta comunicata dal locatore almeno 6 mesi prima della scadenza.

Questo tipo di contratto offre flessibilità sull’importo del canone, che può essere liberamente concordato tra le parti.

Il locatore può negare il rinnovo solo in presenza di motivazioni specifiche, come l’uso personale dell’immobile o la vendita dello stesso. Anche il conduttore ha facoltà di recedere dal contratto, previa comunicazione al locatore con un preavviso di almeno 6 mesi.

In assenza di comunicazioni, il contratto si rinnova automaticamente alle stesse condizioni.

Contratto di Locazione a Canone Concordato (3+2)

Il contratto a canone concordato ha una durata iniziale di 3 anni, con rinnovo automatico di 2 anni, salvo diversa comunicazione tra le parti.

Il canone d’affitto è stabilito in base a parametri definiti da accordi territoriali, come la zona, la metratura e le caratteristiche dell’immobile.

Alla scadenza dei primi 3 anni, le parti possono ridefinire le condizioni o lasciare che il contratto si rinnovi automaticamente per altri 2 anni.

Anche in questo caso il locatore può negare il rinnovo solo in presenza di motivazioni specifiche, e il conduttore ha facoltà di recedere dal contratto, con un preavviso di almeno 6 mesi.

Per approfondimenti su questa tipologia cliccare qui.

Agevolazioni fiscali per i Contratti di Locazione a Canone Concordato

I contratti di locazione a canone concordato offrono numerosi vantaggi fiscali, sia per i proprietari che per gli inquilini. Di seguito una panoramica delle principali agevolazioni:

  1. Riduzione della base imponibile IRPEF
    Per chi opta per la tassazione ordinaria, il reddito imponibile del proprietario viene calcolato applicando:
    – Una riduzione forfettaria del 5% sul canone di locazione.
    – Un’ulteriore riduzione del 30% sull’importo risultante.

  2. Cedolare secca
    E’ possibile scegliere un regime fiscale sostitutivo con un’aliquota ridotta del 10% (anziché del 21%) sul totale del canone di locazione.

  3. Riduzione dell’imposta di registro
    La base imponibile per calcolare l’imposta di registro è ridotta del 30%, considerando solo il 70% del canone di locazione.

  4. Agevolazioni comunali sull’IMU
    I Comuni possono applicare:
    – Aliquote ridotte fino al 4 per mille per gli immobili locati con un contratto a canone concordato.
    – Maggiori detrazioni rispetto a quelle standard
    – Queste agevolazioni sostituiscono le aliquote standard, generalmente comprese tra il 7,6 e il 10,6 per mille per le seconde case.

Grazie a queste misure, i contratti a canone concordato risultano particolarmente vantaggiosi, incentivando i proprietari a utilizzare questa formula e garantendo affitti sostenibili agli inquilini.

Contratto Transitorio

Il contratto transitorio è pensato per soddisfare le esigenze temporanee di locazione, con una durata compresa tra 1 e 18 mesi.

Alla scadenza, il contratto termina automaticamente senza necessità di ulteriori comunicazioni.

Questo tipologia richiede che sia specificata e documentata l’esigenza transitoria, sia da parte del locatore che del conduttore. In caso di mancata documentazione o di cessazione delle cause transitorie, il contratto si trasforma automaticamente in un contratto a canone libero con durata 4+4.

Il canone è calcolato sulla base degli accordi territoriali, generalmente più elevato rispetto al canone concordato.

Contratto Transitorio per Studenti

Questo contratto è riservato agli studenti universitari fuori sede e può essere stipulato solo in comuni sedi di università o distaccamenti universitari.

La durata varia dai 6 ai 36 mesi, con possibilità di rinnovo automatico.

Il canone deve rispettare i limiti fissati dagli accordi territoriali. Eventuali abusi sul canone rendono il contratto nullo e danno diritto allo studente di richiedere la restituzione delle somme versate in eccesso.

Anche per questa tipologia, sono previste agevolazioni fiscali per i locatori, rendendola una soluzione particolarmente vantaggiosa per chi affitta immobili nelle città universitarie.

Contratto di Comodato d'uso gratuito

Il contratto di comodato d’uso non prevede il pagamento di un canone di locazione. Si tratta di un accordo in cui il proprietario concede l’immobile a un’altra persona per un uso specifico, senza alcun compenso.

Questa tipologia è spesso utilizzata tra familiari, ma comporta l’obbligo per il comodatario di restituire l’immobile al termine dell’accordo.

Va sottolineato che un uso improprio del comodato d’uso, come la richiesta di pagamenti non dichiarati, è illegale.

Conclusioni

La scelta del contratto di locazione dipende dalle esigenze specifiche delle parti coinvolte e dalle caratteristiche dell’immobile.

E’ fondamentale conoscere i dettagli di ogni opzione per evitare sorprese e beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge.

Se sei un locatore o un inquilino e desideri ricevere consulenza per stipulare il contratto di affitto, contattaci qui. Ti guideremo attraverso ogni fase del processo.

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